Dopo l’eccellente prestazione sfoderata a Bisceglie, il Toro si rimette nuovamente in marcia. Più chilometri, stavolta, in quanto i granata renderanno visita a Campli, attualmente fanalino di coda senza alcun successo all’attivo. Ed in più, sul groppone della squadra teramana gravano i quattro punti di penalizzazione che rendono una autentica impresa la rimonta salvezza.

Ma attenzione perché, specie tra le mura amiche, Campli ha difficilmente ceduto il passo senza battagliare sino all’ultimo respiro. Il team allenato da Tiziano Tarquini ha l’età media più giovane del girone C ed è composto interamente da ragazzi nati dal ’98 al 2002. Pertanto, i punti di forza sono necessariamente freschezza giovanile, ritmi arrembanti e pressing; d’altro canto la discriminante è il fatto che i biancorossi pecchino talvolta di inesperienza, com’è fisiologico con una media età così bassa.

Tra i migliori prospetti nel roster teramano troviamo l’ala montenegrina Jakov Milosevic (’99), mano destra abile nel tiro, energico e bravo negli 1vs1. Nel ruolo di play giostra Matteo De Sanctis (’98), Giacomo Scortica (’99) è la guardia tiratrice, Davide Vona (’98) un’ala di 196cm abile nel tiro, sotto la plance l’esplosivo Mame Madieme Thiam (’99), più quantità che qualità. Dalla panchina pronti a subentrare Valerio Miglio (’98), dinamico e buon tiratore, l’altra ala montenegrina Stefan Pekovic (’99), cambio di Milosevic o del 5, l’alternativa del play Cristiano Faragalli Serroni (’00) e il terzo montenegrino nel roster teramano, Danilo Raicevic (’99).

Nonostante Campli sia ultimo nel girone, quella di domenica resta una gara da non sottovalutare assolutamente. I biancorossi hanno perso di 5 contro Catanzaro e con Pescara si era sul risultato di parità all’intervallo, pertanto tutto lascia presagire che, tra le mura amiche, il team di Tarquini venderà certamente cara la pelle.

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