“Siamo all’inferno adesso, signori miei. E possiamo rimanerci, farci prendere a schiaffi, oppure aprirci la strada lottando verso la luce”. Sarà questo o qualcosa di molto simile a quello di Al Pacino, il discorso che coach Olive farà ai suoi in quel momento, quando i granata si guarderanno negli occhi, prima di giocarsi tutta un’intera stagione nei playoff. Ma ciò che accade nello spogliatoio è giusto che nello spogliatoio ci rimanga. Ciò che è certo è l’intenzione di tutta una città: conquistare la Serie B. E dimenticare la sconfitta indolore di Ostuni: «Coi gialloblù è stata partita vera – ricorda Olive – noi avevamo bisogno di mettere benzine nelle gambe di coloro che negli ultimi tempi avevano visto poco il parquet, come Polonara e Chirico. Siamo stati brillanti per due quarti e mezzo, poi abbiamo accusato i carichi di lavoro settimanali. Dispiace perdere ma abbiamo l’obbligo di voltare pagina».

Sebbene i granata si forgino della palma della favorita, il coach è troppo esperto per cadere in ingannevoli trappole: «La storia dello sport, del basket e purtroppo anche la storia recente dell’“Andrea Pasca” ci insegna che le insidie sono dietro l’angolo». Ma la voglia di rivalsa dopo l’epilogo della scorsa annata è forte, così come imponente sarà la spinta del pubblico granata: «Ci presenteremo ai grandi appuntamenti – aggiunge Olive – nel miglior stato mentale e fisico possibile. E considerando che i playoff si disputeranno con la formula “al meglio delle tre gare”, dovremo rendere il nostro palazzetto un fortino inespugnabile». 

Difficile e pericoloso stilare dei pronostici. «I valori emersi in regular season – dichiara Olive – suggerirebbero che Nardò e Ostuni si incrocino in finale. Ma lo sappiamo: i playoff possono riservare sorprese o dare delle conferme. E noi vogliamo confermarci una big». Con i dovuti atti scaramantici del caso, in un ipotetico playoff nazionale l’“Andrea Pasca” incrocerebbe il suo destino con le prime classificate dei gironi siciliano e campano, più il team vincente del raggruppamento molisano-abruzzese: «Se saremo noi o altra compagine è presto per dirlo, ma chi uscirà vincente dal playoff pugliese troverà Costa d’Orlando, priva del problema extracomunitari, sostituiti degnamente con due comunitari; Sarno, che a dicembre ha puntato su un roster tutto italiano con cestisti di categoria; più la vincente del playoff molisano-abruzzese, e qui l’indiziata numero uno al successo sembrerebbe essere Airino Termoli. Sicuramente si profila una seconda fase decisamente tosta, a differenza dell’Udas Cerignola che troverà tre seconde classificate nei rispettivi gironi». 

Il coach ha dovuto ricostruire i meccanismi dopo i saluti forzati dei due atleti statunitensi, Jarvis Garner e Denzel Johnson: «Avevamo trovato degli equilibri perfetti, sia in campo che nello spogliatoio. I due si erano inseriti alla grande, specie Denzel, giunto in granata già ad agosto. Perdiamo talento e fisicità, è stata una sgradita sorpresa. Ma non possiamo piangerci addosso: abbiamo dei valori importanti e lo dimostreremo. Passo dopo passo». Centimetro dopo centimetro. Lo diceva Al Pacino e lo conferma coach Olive, perché quelle pareti dell’inferno si possono scalare,  un centimetro alla volta. E allora avanti coi playoff, senza paura e con un sogno assai bramato.

Scritto da: 

Lorenzo Falangone

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