«Se giochiamo come sappiamo, non ce n’è per nessuno». Non c’è presunzione, spavalderia o altro nelle parole di Daniele Dell’Anna, nulla di ciò gli appartiene. Ma tanta, quella sì, consapevolezza nei propri mezzi. Fiducia nella forza di un gruppo che marcia coeso verso il comune obiettivo. «Siamo dieci uomini – dichiara con fermezza il capitano – e possiamo ruotare tutti. In ogni partita dipende solo da noi: rispettiamo l’Ostuni, rispettiamo tutti, ma conosciamo il nostro valore. Dovremo essere bravi a presentarci al grande appuntamento col giusto mix di tranquillità e aggressività». Il grande appuntamento è quello di domenica 23 aprile, al “Pala Andrea Pasca”, per gara 1 della finale playoff regionale con la Cestistica Ostuni. «Conosciamo i nostri prossimi rivali – analizza Dell’Anna – lo sloveno Marko Vranjkovic è il fiore all’occhiello di un roster di caratura. È al primo anno in Italia, si è ambientato bene, al ritorno ci fece trenta punti. È vero che noi accusammo il forfait di qualche importante pedina e ci fu rotazione, peraltro con la certezza del secondo posto matematico, ma fu partita vera. E poi, oltre a Vranjkovic, l’Ostuni dispone di giocatori di categoria, quali Teofilo e Masciulli».

 

Da buon capitano, Dell’Anna è abituato a guardare in casa propria. E dall’alto della sua esperienza e del suo trascorso granata riconosce con pochi dubbi la forza del roster allestito dal presidente Carlo Durante: «Se non il top in assoluto, questo è uno dei migliori Nardò nei quali abbia militato. Sicuramente è il gruppo più pronto atleticamente: in quindici anni non mi sono mai allenato come nell’attuale stagione. Qui ci sono professionisti che praticano basket per mestiere e c’è la mano di coach Olive, scrupoloso nei dettagli ed attento alle necessità di tutti, dal più esperto al ragazzino. Non guarda in faccia nessuno. E poi, fino a poco fa, avevamo in rosa due statunitensi di livello, Denzel e Jarvis, al top anche sul piano atletico».

 

Cuore, qualità e forza di volontà. Queste le armi che l’“Andrea Pasca” è chiamata a mettere in campo nella finale playoff. Ma Dell’Anna sa che il Toro può confidare su un’arma in più: «Abbiamo dalla nostra il vantaggio del fattore casalingo e intendiamo sfruttarlo al meglio. In questa stagione arriveremo a disputare cinquanta partite per cui, quando mancherà la forza o la lucidità, servirà l’incoraggiamento dagli spalti. Ai tifosi dico: “dateci una mano e vi faremo sognare”». È una promessa.

Scritto da: 

Lorenzo Falangone

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