Un amore grande così: verso la pallacanestro, verso l’“Andrea Pasca” Nardò, verso il granata. Un supporto costante, quello di Ivan Marra, amministratore unico di Edil Frata, main sponsor del club. Una passione verso il basket risbocciata grazie al fraterno rapporto col presidente Carlo Durante, ma per comprendere fino in fondo i suoi trascorsi con la palla a spicchi occorre compiere un passo indietro: «Almeno due passi indietro – ci scherza su Marra ripensando ai vecchi tempi cestistici – fine anni ‘70, inizio ‘80: i derby fra Libertas e Aics. Quanti ricordi, stracittadine assai sentite e combattute, in quanto espressione anche di una divisione politica allora in essere fra le famiglie Tarricone e Leuzzi». Poi per la pallacanestro neretina tanti altri momenti, più bui che luminosi, “fino all’inizio dell’era di Carlo – aggiunge Marra – un vecchio e caro amico, che ha ridato slancio al movimento e mi ha coinvolto in un’avventura che son felice di vivere da vicino”.

Vicino come la panchina, dalla quale adora assistere ai match dell’“Andrea Pasca”. «Emozioni indescrivibili. Si vive tutt’altra atmosfera, altre vibrazioni. E che vibrazioni a volte negli spogliatoi! La tensione si tocca con le mani, come nelle due gare playoff con Ostuni: ricordo ancora gli occhi della tigre dei giocatori all’intervallo, quando coach Olive fu un vero sergente, stimolando e spronando i ragazzi affinché mantenessero altissimo il livello di concentrazione». Nell’arco di una stagione, lunga e intensa, è fisiologico accusare momenti meno brillanti, “come la sconfitta di Cerignola – ricorda con amarezza Marra – ci estromise di fatto dalla corsa al primo posto. Gli animi erano bollenti”.

Quando si condividono certe emozioni, belle o brutte che siano, è inevitabile affezionarsi ai protagonisti: «Ma non farò il nome di un singolo giocatore – puntualizza Marra – stravedo per tutti indistintamente, in quanto ritengo siano ragazzi splendidi, ottimi professionisti nonché validissimi sul piano tecnico». Poi, però, un nome scappa fuori ed è quello di Goran Bjelic: «Con lui ho un rapporto che va oltre lo sport. Una malattia in comune ci ha uniti, stretti in un unico abbraccio nei momenti più duri: a lui sono molto legato».

Così come indissolubile è il legame che lo lega a Carlo e ad Angelo: «Col presidente ho un rapporto costellato da rispetto e amicizia, un affetto reciproco che abbraccia anche le nostre famiglie; altrettanto splendido è il rapporto con Angelo e penso anche a lui quando vi confido il mio sogno, che è un po’ quello di tutti: “Vincere per Andrea”». Per dirti un altro ciao nel migliore dei modi. 

Scritto da: Lorenzo Falangone

Commenti

IN ABRUZZO VITTORIA COL BRIVIDO
INFO PASS D'INGRESSO: NARDÒ - COSTA D'ORLANDO